Vin de la Neu 2020 Nicola Biasi

Recensione

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Denominazione: Dolomiti Igt
Vitigno: Johanniter 100%
Regione: Trentino
Formato:0,75 l
Gradazione alcoolica:12,5%

149,00 €

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Caratteristiche

Colore giallo limone con riflessi tendenti al verde. Al naso sentori di frutta fresca a polpa bianca, mele cotogne pere e pesche. Note fresche balsamiche come citronella e menta piperita. Gusto cremoso, struttura polifenolica di estrema bellezza, finale brillante. Buona sapidità e mineralità. Vino complesso, affascinante e molto elegante.

Vinificazione

Le uve derivanti da due piccoli cru uno storico, l'altro più giovane sono state vinificate separatamente e dopo chiarifica statica in vasche di cemento hanno iniziato la fermentazione in barriques di rovere francese. La fermentazione alcolica è durata 21 giorni. Dopo energico battonage i due vini sempre separatamente sono tornati in cemento per la fermentazione malolattica. Dopo circa due settimane i due vini sono stati riposti nuovamente in legno per iniziare l'affinamento. Ad inizio primavera i due vini sono stati uniti per un ulteriore affinamento di 6 mesi. Successivamente dopo filtrazione e chiarifica è stato imbottigliato fino all'uscita sul mercato.

Abbinamenti

Si abbina ottimamente ad antipasti piatti di pesce e crostacei.

Produttore

Vin de la Neu (vino della neve) nasce da un idea di Nicola Biasi enologo nato a Cormons. Diverse esperienze in Friuli, Toscana e Sud Africa. Nel 2016 decide di dedicarsi totalmente a progetti personali, fra cui la produzione del Vin de la Neu. Così tenendo presente che la Val di Non prima di essere il Regno delle mele era nota per una fiorente attività viticola,dopo studi sul territorio, clima e terreno è stata presa la decisione di piantare un vitigno resistente alla malattie fungine (Piwi) Il Johanniter. Le parole di Nicola Biasi: Il mercato è fortunatamente sempre più sensibile al tema dell’inquinamento e all’approccio che il produttore ha nei confronti del territorio. Queste nuove spinte contribuiranno a limitare la pressione degli interessi commerciali che ad oggi parzialmente frenano la concretizzazione di un approccio realmente sostenibile. E’ dovere dell’enologo produrre vini di qualità, fedeli al carattere e rispettosi del territorio da cui provengono. E’ questa l’unica strada che permetterà di esaltare la straordinaria diversità di terroir che il nostro Paese ci offre.